FAQ

Cosa fare se…

In questa sezione abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti che riceviamo ogni giorno, suddivise per tematiche.
Se non trovi quello che cerchi, contattaci! Cercheremo di aiutarti.

Dipende se l’animale è di indole selvatica o domestica e se il comune dove è stato recuperato l’animale è convenzionato o meno con noi.
Se il gatto è di indole selvatica la risposta è no. Se invece l’animale è di indole domestica la procedura è la seguente:

  1. Inviare messaggio scritto whatsapp al numero 3534591747 indicando quantità di animali e comune di ritrovamento oppure scrivere a bergamo@enpa.org. Risponderemo non appena possibile.
  2. Se l’animale è stato ritrovato in un comune convenzionato (cosa che vi indicheremo nella risposta) si deve avvisare la polizia locale del comune e chiedere l’autorizzazione per l’ingresso in gattile che andrà da noi verificata. Nel caso del Comune di Bergamo la procedura è diversa e vi sarà spiegata nella nostra risposta. Se il comune non è convenzionato non possiamo garantire l’ingresso: dipenderà dallo spazio disponibile in quel momento. In ogni caso, il cittadino dovrà fare la segnalazione al Comune.
  3. Nel frattempo, vi indichiamo alcuni accorgimenti da seguire se si tratta di cuccioli: ho trovato dei gattini

Chiediamo caldamente di non presentarsi in gattile con animali senza averci prima contattato. Dobbiamo organizzarci in quanto non tutti i volontari presenti in gattile possono occuparsi degli ingressi di nuovi gatti.

No. L’intervento di soccorso in caso di animale di proprietà al momento non nota, quando è ferito o malato, è compito istituzionale del Servizio Veterinario pubblico (Dipartimento Veterinario dell’ATS di Bergamo). Seguendo questo link potete trovare tutte le indicazioni e i numeri della reperibilità veterinaria.
Riportiamo qui alcuni dati importanti:

Orario di servizio dei Distretti

08,00 alle ore 17,00 dal lunedì al venerdì

Distretto A:

Distretto B:

Al di fuori dell’orario di servizio

è attivo il servizio di pronta reperibilità per compiti d’istituto, attivabile al numero unico di reperibilità  035/2676612

  • Giorni feriali: dalle ore 17.00 alle ore 08.00 del mattino successivo
  • Fine settimana: dalle ore 17.00 del venerdì alle ore 08.00 del lunedì successivo
  • Festività infrasettimanali: dalle ore 17.00 del prefestivo alle ore 08.00 del primo giorno feriale successivo alla festività infrasettimanale

L’operatore, dopo aver chiesto qual è il comune dove sta avvenendo il fatto inerente la richiesta di intervento, fornirà il numero di cellulare del veterinario pubblico di turno di pronta disponibilità, competente per quel territorio. Il servizio di reperibilità è attivo per tutti i Comuni della provincia.

No. Per gli animali selvatici la competenza è sempre della Provincia e, pertanto, dovrà essere sempre richiesto l’intervento della Polizia Provinciale (reperibilità 24 ore su 24 al numero verde: 800350035).

Gli animali selvatici, in caso avessero bisogno di cure e/o terapie, saranno poi inviati dalla Provincia stessa al CRAS di riferimento (CRAS WWF Oasi Valpredina).
Il trasporto e la consegna dovrà avvenire esclusivamente tramite la Polizia Provinciale.

Il gattile (via Mangili, 4 – Bergamo) è aperto al pubblico e si può visitare senza bisogno di prendere appuntamento.
L’ultimo ingresso consentito è mezz’ora prima della chiusura.

GIOVEDÌ: 17.30 – 19.30
SABATO: 15.00 – 17.30 (dal 01/10 al 14/06) o 15.30 -18.00 (dal 15/06 al 30/09)
(gli orari possono subire variazioni, pertanto prima di presentarvi in gattile siete invitati ad effettuare sempre una verifica).

I volontari del Team Adozioni vi accompagneranno nel giro visite, vi presenteranno tutti i nostri gatti (adulti e cuccioli), vi racconteranno le loro storie e vi guideranno nella scelta: il micio da adottare non si sceglie dalle foto. Perché?
Essenzialmente per due ragioni:

  • il fattore fondamentale per un‘adozione di successo è il perfetto incastro tra i desideri, le caratteristiche, lo stile di vita, la composizione familiare dell’adottante ed il carattere, l’indole, le inclinazioni ed i bisogni del gatto.
    Forse l’animale che vi ha colpito in foto potrebbe non essere adatto a voi, ma sicuramente tra tutti i nostri ospiti troverete quello che vi ruberà il cuore. Parlate con i volontari che vi accoglieranno, spiegategli tranquillamente quali sono le vostre aspettative e quali sono i vostri impegni. Sapranno indirizzarvi verso i gatti più idonei in relazione ai vostri desideri e necessità.
  • un’altra ragione è che il gatto che vi ha colpito in foto potrebbe essere stato già pre-adottato da qualcuno che l’ha richiesto prima di voi.
    E’ un’eventualità da prendere in considerazione in quanto non possiamo sempre aggiornare in tempo reale tutti i post sui social media, né siamo in grado di prevedere il futuro quando ci chiedete informazioni su un gatto specifico.
    In caso trovaste il vostro micio del cuore, vi chiederemo di compilare un questionario che verrà valutato nei giorni successivi dal Team Adozioni.
    A seguire, sarete contattati telefonicamente e vi verrà comunicato se l’adozione è stata valutata idonea o meno.
    In caso di riscontro positivo, concorderemo con voi il giorno in cui potrete venire a prendere il micio per portarlo nella sua nuova casa.

Non preoccupatevi se siete alla prima esperienza, i nostri volontari vi daranno tutti i consigli e le indicazioni per prendervi cura al meglio del neo-arrivato.
In caso emergessero delle criticità, cercheremo con voi una soluzione, ove possibile.

In caso nessun gatto vi avesse colpito oppure se volete pensarci con più calma, nessun problema.
L’adozione è una scelta importante e deve essere ben ponderata e valutata.
Potrete mantenere i contatti con il volontario che vi ha seguito e ricontattarlo quando vi sentirete pronti .

Se si trovano all’aperto, si raccomanda di non raccoglierli subito. E’ possibile che siano stati partoriti da una gatta randagia o selvatica che si è allontanata per cacciare. Probabilmente non si avvicina perché vi vede o vi fiuta. Allontanatevi e monitorate la situazione a distanza; se la gatta non si ripresenta dopo 4 / 5 ore mentre i gattini continuano a piangere, potete procedere.
Come? Dipende dall’età dei cuccioli.

  1. Se i gattini hanno ancora il cordone ombelicale, sono nati da meno di una settimana. La possibilità di sopravvivenza in assenza della loro mamma, è molto bassa, quasi nulla. Se invece hanno il cordone già reciso ma hanno ancora gli occhi chiusi e le orecchie appiattite, hanno circa una settimana di vita. La possibilità di sopravvivenza in assenza della loro mamma rimane comunque molto bassa.
  2. Se hanno aperto gli occhi ma i movimenti sono ancora molto scoordinati, se fanno fatica a stare in piedi ma riescono a tenere sù la testa e a reggersi per periodi sempre più lunghi sulle zampette, avranno circa 10/15 giorni di vita.
  3. A circa 20 giorni, i gattini hanno movimenti ancora un po’ incerti però riescono a camminare reggendosi sulle zampe senza che il ventre tocchi terra. Quando arrivano al mese di vita, i gattini camminano tenendo la coda dritta come una piccola antenna e riescono a fare anche dei piccoli salti. Alcuni gattini a questa età possono mangiare qualcosa da soli, soprattutto se sono rimasti a lungo affamati.
  4. Da un mese in avanti i gattini sono in grado di correre e spesso riescono ad alimentarsi da soli, se trovano del cibo umido.

Nei primi tre casi dovete raccogliere i gattini e metterli immediatamente al caldo (anche se in piena estate, dato che quando sono così piccoli non autoregolano la temperatura). L’ideale sarebbe posizionare una boule o una bottiglia di acqua calda (avvolta in un panno per non ustionare i piccoli) dentro una piccola scatola o un trasportino. Altrimenti, avvolgeteli in una maglietta o asciugamano e teneteli a stretto contatto con il vostro corpo.

Portateli da un veterinario il prima possibile, spiegando esattamente dove li avete trovati, da quanto tempo, se li avete recuperati tutti o se c’era qualche piccolo morto. Recuperate quindi del latte per gattini in un negozio per animali o in una farmacia (esiste sia in polvere da diluire che già pronto in acqua). Procuratevi anche un biberon con tettarella (dimensione piccola/piccolissima a seconda dell’età dei gattini) a cui praticherete un foro di piccole dimensioni (un paio di millimetri).

Se non è possibile nell’immediato recuperare latte specifico per gattini, utilizzate latte senza lattosio (tipo Zymil) o latte di capra (in questo caso, dovrete continuare a dare ai gattini solo questo tipo di latte). Intiepidite il latte e provatelo sul polso esattamente come fareste con un biberon per bambini. Prendete un cucciolo posizionandolo a pancia in giù ed inserite delicatamente la tettarella in bocca. Attenzione: mai a pancia in sù perchè il latte scenderebbe nelle vie respiratorie, provocando morte per polmonite.

E’ possibile che il piccolo non sappia succhiare dal biberon. Aiutatelo premendo molto leggermente il biberon per agevolare la fuoriuscita del latte. In caso non fosse comunque in grado di succhiare, utilizzate una siringa senza ago o un contagocce e somministrate il latte molto lentamente per lasciarlo deglutire.

Di seguito la frequenza e la quantità di latte che deve assumere un gattino nei primi 30 giorni di vita:

  • 1° settimana (fino a 7 giorni): 2,5 – 5 ml ogni 2 ore durante il giorno, ogni 2-3 ore la notte;
  • 2° settimana (da 7 a 14 giorni): 5 – 10 ml ogni 3 ore durante il giorno, ogni 3-4 ore la notte;
  • 3° settimana (da 14 a 21 giorni): 10 – 15 ml ogni 3-4 ore durante il giorno, ogni 4-5 ore la notte;
  • 4° settimana (da 21 a 30 giorni): 15 -20 ml ogni 4-5 ore durante il giorno, ogni 6-7 ore la notte.

Qualche minuto dopo averli allattati dovrete strofinare delicatamente la zona anale e genitale con un panno umido o carta inumidita per simulare il leccamento materno e stimolare così l’emissione di feci ed urina. Questo non avviene spontaneamente nei gattini molto piccoli (indispensabile farlo fino ai 20 giorni di vita quando diventeranno autonomi). Se non fatto, i piccoli rischiano la morte per occlusione intestinale.

Dopo i 20 giorni di vita, i gattini invece sono autonomi e potrete dare loro immediatamente cibo per cuccioli (KITTEN) umido o secco. In caso non ne aveste la possibilità va bene anche dare prosciutto cotto ben sminuzzato, tonno ben sgocciolato, petto di pollo lesso o alla piastra.

Una volta che i piccoli sono al sicuro, comunicate il ritrovamento al Comune interessato, chiedendo informazioni scritte su dove devono essere portati. Ricordiamo che i Comuni sono obbligati dalla L. 281/91, Legge regionale (Lombardia) 33/09 e Regolamento regionale (Lombardia) 2/17 ad avere un posto idoneo e autorizzato dall’ATS dove recuperare gli animali oppure una convenzione in essere con qualche associazione che metta a disposizione la propria struttura anch’essa autorizzata dall’ATS.

Chiediamo caldamente di non presentarsi in gattile con animali senza aver prima preso contatti con il Comune e con noi.

Innanzitutto, la ringraziamo per prendersi cura di questi gatti.
Gli animali che segue, se non sono di proprietà, sono definiti tecnicamente colonia felina. La colonia felina può essere costituita anche da due gatti.
Il Dipartimento Veterinario dell’ATS di Bergamo ha, tra i suoi compiti, quello di sterilizzare i gatti di colonia ma, per poter procedere, la colonia deve essere registrata.
La procedura di registrazione implica due passaggi:

  1. Scaricare il modulo per il riconoscimento di colonie feline e stamparlo/compilarlo in duplice copia.
  2. Inviare tramite PEC o in versione cartacea (è necessario far protocollare la pratica dal comune) copia del modulo di riconoscimento della colonia felina. Una copia deve essere indirizzato al Sindaco del Comune dove si trova la colonia. Ricordiamo che il primo cittadino è il responsabile di questi animali (Legge regionale 33/09, art. 107) e che il referente di colonia (ossia la persona che accudisce gli animali) viene delegato dal Sindaco. La seconda copia va indirizzata al Dipartimento Veterinario dell’ATS Bergamo di competenza.

Le autorità faranno le verifiche necessarie (sopralluogo) e comunicheranno l’esito della pratica.
E’ importante sviluppare un rapporto di collaborazione permanente con il Comune (polizia locale, ufficio ambiente, ad esempio) per concordare le azioni più opportune per la gestione della colonia.

Le famiglie che vogliano diventare famiglie affidatarie devono contattarci a bergamo@enpa.org indicando chiaramente se:

  • hanno tempo e disponibilità ad allattare gattini molto piccoli ogni poche ore,
  • preferiscono tenere dei gattini che mangiano già da soli,
  • hanno disponibilità a tenere una mamma con i piccoli (situazione meno impegnativa visto che alle esigenze dei piccoli ci penserebbe la mamma gatta).

E’ un’esperienza meravigliosa ed altamente educativa, specialmente se ci sono bambini in famiglia.

Alcune famiglie diventano affidatarie per necessità perché hanno trovato i gattini e non possono portarli in gattile o perché non si è trovata una famiglia affidataria (può capitare nei momenti di maggiore emergenza).
Di seguito trovate alcune informazioni utili:

  • sul sito ci sono schede informative con indicato chiaramente come comportarsi;
  • in base alle disponibilità possiamo offrire cibo ed assistenza veterinaria. Scrivete a bergamo@enpa.org per accordarci.
    In alternativa portateli dal veterinario più vicino per il pronto intervento;
  • a 2 mesi di vita circa le famiglie saranno invitate a portare i piccoli al gattile giovedì e/o sabato per l’adozione;
  • se l’adozione non avviene immediatamente, si riproverà nei giorni di apertura successivi. Se non adottati, i piccoli devono essere resi alle famiglie affidatarie la sera.

In caso di ritrovamento di un cane vagante, se non in possesso di medaglietta con i recapiti del proprietario, è necessario:

  1. Fermare il cane e trattenerlo fino all’arrivo dell’accalappiacani (non si può segnalare “ho visto un cane in via X” e andarsene via, perché l’animale si sposta e si rischia di far uscire gli operatori per niente);
  2. Contattare la Polizia Locale del comune dove viene trovato l’animale oppure, in caso la Polizia Locale non fosse in quel momento disponibile, i Carabinieri e chiedere di far intervenire il servizio veterinario dell’ATS per l’accalappiamento del cane;
  3. Attendere l’arrivo dell’operatore.

Consigliamo vivamente di prendere sempre nota scritta dell’orario della chiamata, della matricola/nome dell’operatore ed, ovviamente, di chi state chiamando.

Di seguito trovate alcuni consigli:

  • uscite a cercarlo soprattutto verso sera o la mattina molto presto, quando c’è più tranquillità (nella confusione i gatti restano nascosti). Durante le ricerche chiamatelo e agitate la scatola delle crocchette;
  • cercatelo in posti un po’ nascosti come cespugli, nicchie, sottoscala. Se al buio, aiutatevi con una torcia ben luminosa a fascio lungo per scandagliare ogni angolo, in basso, in alto e sugli alberi (può essere salito su un albero senza riuscire a scendere), sempre chiamandolo con voce tranquilla;
  • controllate bene sotto le auto parcheggiate. A volte i gatti si accucciano anche sopra le ruote, nella stretta intercapedine tra la ruota e la carrozzeria;
  • controllate box, cantine e soffitte, ovunque può essere rimasto chiuso per sbaglio. Chiedete ai vicini di verificare;
  • se il gatto non è stato abituato ad uscire, sarà rimasto nei paraggi: è difficile che i gatti si allontanino in un territorio che non conoscono. Se è molto spaventato o ferito, può darsi che rimanga nascosto anche se sente le nostre voci. Cercate bene, mantenendo sempre un tono calmo e tranquillo per non aumentare il suo stato di agitazione;
  • se il gatto è stato abituato ad uscire, bisogna considerare fin dall’inizio un raggio di ricerca più ampio;
  • pubblicate un annuncio sul nostro gruppo Facebook o sulle pagine Facebook della vostra zona come “Sei di XXX se …”, “Animali smarriti Bergamo e provincia” e simili chiedendo condivisioni;
  • ricordatevi che tutti gli aggiornamenti importanti (avvistamenti o ritrovamento) vanno inseriti variando il testo del post originario, perché i commenti non sono visibili da chi legge le condivisioni;
  • monitorate quotidianamente le pagine di smarrimenti per verificare se ci sono stati avvistamenti o il ritrovamento di un gatto che potrebbe essere il vostro;
  • se avete una pagina Facebook personale, pubblicate l’annuncio tenendolo sempre in evidenza in cima alla pagina e verificando nelle impostazioni di privacy che sia leggibile da tutti;
  • sull’annuncio, oltre alla foto e al nome del gatto, indicate il luogo preciso da cui è sparito (città o paese, via e numero civico o almeno a quale altezza della via), la data e se possibile l’ora della sparizione e un recapito telefonico. Inoltre precisate se il gatto è sterilizzato, se ha il microchip (obbligatorio dal 2020), indicate la sua età e aggiungete qualsiasi informazione utile (per es. se è socievole o diffidente, se era abituato ad uscire o meno, segni particolari, stato di salute, circostanze della sparizione, ecc.);
  • mettete volantini in tutta la zona, anche nelle cassette della posta dei vicini non contattabili di persona;
  • se nella zona ci sono negozi di riferimento (panettiere, farmacia, edicola, ecc.), chiedete se possono tenere l’annuncio sulla porta o visibile all’interno, almeno per una quindicina di giorni. Può darsi che il negoziante non voglia fare da “bacheca”, ma se è solo per un numero limitato di giorni dovrebbe accettare;
  • avvisate i veterinari della zona lasciando il volantino presso di loro. A volte chi trova un gatto lo porta dal veterinario per la verifica dell’eventuale microchip o dello stato di salute, oppure i clienti del veterinario potrebbero aver avvistato il gatto in zona. Ovviamente, una volta che il gatto è stato ritrovato bisogna avvisare tutti i soggetti coinvolti (negozi e veterinari).

Se non lo trovate subito:

  • continuate a cercare anche nei giorni successivi. Tenete presente che un gatto molto spaventato può stare rintanato anche per una settimana o più anche se sente le vostre voci, spostandosi per le sue necessità solo quando non c’è nessuno in giro. Quindi le ricerche vanno proseguire senza arrendersi, ripassando anche negli stessi luoghi e allargando il raggio man mano che passa il tempo. Prima o poi il gatto riacquisterà fiducia e si mostrerà;
  • cercate di capire se in zona ci sono posti dove può aver trovato del cibo (ciotole di cani/gatti nei giardini, rifiuti, ecc), e soprattutto dell’acqua: potrebbe trovarsi lì intorno;
  • cercate di individuare quali sono gli itinerari tipicamente seguiti dai gatti liberi di quella zona. E’ facile che anche il vostro gatto seguirà quegli stessi percorsi quando vincerà la paura e comincerà a muoversi. I gatti si spostano tutti seguendo le stesse logiche: camminano rasenti ai muri, se possibile evitano i campi aperti, si muovono volentieri nascosti dalle siepi e dalla vegetazione, stazionano nei punti in cui si ha ampia visuale della zona circostante. Alcuni gatti preferiscono stare in alto: cercate su alberi, muretti, ecc.;
  • informatevi se in zona sono presenti colonie feline e contattate i referenti per verificare se il gatto si è avvicinato alla ricerca di cibo o se si è aggregato;
  • contattate i gattili della zona: qualcuno potrebbe aver portato lì il vostro gatto;
  • contattate Polizia Municipale / l’ATS Veterinaria (Canile di Levate) per sapere se sono stati recuperati gatti incidentati nella zona.

Per segnalare il maltrattamento di un animale, è necessario rivolgersi in primo luogo alla Polizia Locale o ai Carabinieri che hanno l’obbligo giuridico di intervenire e hanno possibilità di effettuare un pronto intervento.

Il maltrattamento di animali, sia nelle ipotesi delittuose (Titolo IX bis del Codice Penale – Dei delitti contro il sentimento per gli animali) sia in quella contravvenzionale (articolo 727 del Codice Penale), è un reato e da questo ne consegue che, al pari di quello che avviene per tutti gli altri reati, tutte le forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Carabinieri nucleo Forestale, Polizia Locale e Polizia Provinciale) hanno l’obbligo di ricevere le denunce, accertare le responsabilità e, ove possibile, interrompere il reato.

Si rammenta che i reati per i quali è possibile sporgere denuncia presso gli organi di polizia sono solo quelli previsti dalle vigenti disposizioni in materia, quindi, in sintesi, quelli che hanno creato sofferenze agli animali o che li costringano a vivere in condizioni di vita che possano essere fonte di sofferenza.
Si invitano pertanto i cittadini, nel rispetto dei loro diritti, a voler presentare denuncia presso le forze dell’ordine ed esclusivamente per i fatti che possano costituire reato, anche al fine di non intralciare inutilmente lo svolgimento delle attività di polizia.

In caso di ritrovamento di un animale deceduto è necessario contattare la Polizia Locale del comune ove è stato effettuato il ritrovamento e chiedere di attivare il servizio di recupero e smaltimento del corpo.

Con il termine “colonia felina” si identifica normalmente un gruppo di gatti non di proprietà, aggregato spontaneamente, che vive in libertà e frequenta abitualmente un determinato territorio. Le colonie feline sono prevalentemente originate da gatti domestici abbandonati, dai loro figli o dai figli di gatti domestici non sterilizzati tenuti in condizione di semilibertà.

I gatti di colonia sono animali stanziali e territoriali, legati ad un luogo al quale fanno sempre ritorno. Il territorio della colonia è quell’area in cui si trovano tutte le risorse necessarie per la sopravvivenza e che proteggono dai predatori o da altri gatti estranei alla colonia.

Il territorio di una colonia felina può trovarsi indifferentemente in ambito urbano o rurale, su suolo pubblico o su suolo privato, e i gatti che vi abitano per legge devono essere tutelati e non possono essere spostati.

Normativa di riferimento L. 281/91; L.R. 33/09; Regolamento Regionale 02/17.

In seguito un elenco di alcune delle responsabilità in capo alle autorità. Per una lettura esaustiva vedasi https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_146_allegato.pdf
Regione:

  • emanazione di leggi e regolamenti applicativi delle norme nazionali;
  • individuazione dei criteri per il risanamento dei canili e la costruzione dei rifugi;
  • realizzazione di un programma di prevenzione del randagismo che preveda sia l’informazione ed educazione nelle scuole che la formazione e l’aggiornamento del personale delle Regioni, degli enti locali e delle aziende sanitarie locali che operano in questo ambito.

Sindaco:

  • tutela e controllo della popolazione animale vagante sul territorio di propria competenza;
  • attuazione di piani di controllo delle nascite di cani randagi e gatti delle colonie, mediante i servizi veterinari pubblici;
  • risanamento dei canili comunali e costruzione di rifugi;
  • gestione dei canili e gattili direttamente o tramite convenzioni;
  • promozione di iniziative volte alla creazione della corretta relazione uomo-animale, congiuntamente alle aziende sanitarie locali, anche in collaborazione con i medici veterinari, le associazioni di protezione degli animali e gli educatori cinofili;
  • dotazione alla Polizia locale di almeno un dispositivo di lettura di microchip iso-compatibile;
  • in caso di avvelenamento di un animale di specie domestica o selvatica il Sindaco deve: a) Impartire immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine in collaborazione con le altre Autorità competenti; b) Provvedere, entro 48 ore dall’accertamento della violazione, ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata dall’avvelenamento; c) Far segnalare con apposita cartellonistica, l’area di pericolo; d) Predisporre e intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.

ATS Dipartimento Veterinario

  • vigilanza e controllo dello stato sanitario di canili, gattili e rifugi;
  • identificazione e contestuale registrazione dei cani in anagrafe canina e verifica della presenza del microchip. Sterilizzazione dei cani randagi e dei gatti delle colonie feline;
  • vigilanza e ispezione dei locali e delle attrezzature utilizzate per attività di commercio, allevamento, addestramento e custodia degli animali d’affezione;
  • collaborazione con i Comuni per la promozione di iniziative volte alla creazione della corretta relazione uomo-animale.

Vuoi unirti al nostro team?

La nostra mission è la tutela degli animali, in particolar modo d’affezione, e la promozione di stili di vita rispettosi in un contesto di solidarietà, anche verso gli esseri umani.